Seguo su YouTube un collega inglese di nome Thomas Heaton. Devo ammettere che sto prendendo molto spunto dai suoi video per creare i miei, mi piace molto il suo approccio alla fotografia e il modo in cui la presenta su YouTube.
In uno dei suoi video, intitolato “I Made a Mistake & Now I Have One of my BEST Images” (“Da un errore ho ottenuto una delle mie migliori immagini”), dice una cosa che trovo veramente importante. Al minuto 12:30, Thomas afferma:
“..there’s a shot everywhere, no matter what luckily..”
A grandi linee significa “C’è sempre una buona foto ovunque…” Questo è il mantra che avrebbe dovuto accompagnarmi durante la mia uscita fotografica al Lago del Predil, da cui ho tratto la prima parte del mio video. Questa frase, in sostanza, rappresenta il significato principale che volevo trasmettere.
Se questa è la prima volta che leggi questa mia newsletter allora forse ti sei perso gli episodi precedenti, trovi l’archivio completo cliccando qui.
Di seguito ti metto il video dal quale ho tratto questo pensiero che ti sto scrivendo, ma ti avverto… il video include anche la seconda parte - Fontanone di Goriuda - di cui ti parlerò con la newsletter della prossima settimana.
IL LAGO DEL PREDIL
Il lago ha una bellezza unica, che si manifesta in modo diverso a seconda delle condizioni atmosferiche. Sebbene il sole possa illuminare i colori vivaci dell'acqua e delle montagne, una giornata di brutto tempo può offrire una bellezza diversa ma altrettanto affascinante.
L'atmosfera cupa e nuvolosa può creare un'atmosfera mistica, ideale per scattare foto in bianco e nero o in toni scuri. Le nuvole basse possono avvolgere le montagne e creare giochi di luce e ombra, perfetti per scatti artistici. Inoltre, la pioggia o la nebbia possono creare effetti particolari sull'acqua, come riflessi o increspature, che possono diventare un soggetto interessante per le tue foto.
MA POI?
Parlando di questo posto, sembrerebbe fantastico a sentire la descrizione. Io e Flavio l'abbiamo visitato in circostanze simili, tornavamo dai Laghi Fusine e il tempo era lo stesso. Tuttavia, devo ammettere che ho avuto molte difficoltà nel cercare di scattare delle foto interessanti.
Nonostante ripetessi il mantra "C'è sempre una buona foto ovunque...", non riuscivo a trovare l'ispirazione e ho faticato parecchio. Ho scartato circa l'80% delle foto e riporse video che ho scattato sul lago del Predil, perché non riuscivo a cogliere nulla di significativo.
Magari un giorno farò un video con tutti i backstage. 🤣
In sintesi, il posto potrebbe sembrare un paradiso da come si vede e viene descritto online, ma ho trovato molto difficile catturare qualcosa di interessante.
COME SI FA IN QUESTI CASI?
Da oltre 15 anni, adotto una tecnica che consiglio sempre nei miei corsi o quando mi viene chiesto un consiglio.
Si tratta di un semplice esercizio: mettere via la macchina fotografica (in senso figurato, ovvero non pensare alla fotocamera che hai al collo) e camminare, osservare e guardare quello che ti circonda.
Dedica del tempo per goderti appieno il paesaggio e la location in cui ti trovi, anche tornando sui tuoi passi per avere una prospettiva differente. Questo ti aiuterà a "vedere" ciò che ti circonda senza limitarti a "guardare".
DI UN PAESAGGIO INTERO. QUATTRO ROCCE.
Alla fine, il mantra "C'è sempre una buona foto ovunque" ha dato i suoi frutti e ho trovato l'immagine che mi soddisfava in un contesto che all'inizio non avevo considerato.
Spesso ci focalizziamo sui dettagli più evidenti, come il cielo o gli alberi, e ignoriamo gli elementi più nascosti e inaspettati, come le rocce sul lago. A volte, la bellezza si trova nei dettagli, e dobbiamo imparare ad apprezzare le piccole cose che ci circondano.
Il mondo è pieno di meraviglie e sorprese, anche in luoghi che pensiamo di conoscere bene. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da fotografare, basta saper guardare con occhi diversi e con la giusta attenzione. La fotografia è un modo meraviglioso per cogliere la bellezza del mondo che ci circonda e per condividere le nostre emozioni con gli altri.
Mi piacerebbe sapere la tua opinione su questa esperienza, se hai mai vissuto qualcosa di simile o se hai qualche consiglio da condividere sulla fotografia. Lasciami un commento o un feedback sotto al video, sarei felice di leggere le tue impressioni. A presto!
Alessio ciao.
Ti seguo ed ho comprato il corso su Capture One veramente ben fatto.
Fatta questa premessa tutto il tuo ragionamento non fa una grinza.
Io ad esempio lavoro le immagini che ho scattato dopo 2 giorni.
Perché?
Semplicemente perché se le riguardo subito non ce n’è una che mi piaccia.
Le riguardo il giorno dopo e trovo quelle giuste.
A volte stai ore a studiare il posto e non riesci a tirar fuori nulla di buono.
Mentre altre volte passi da un posto e sbam!
Ecco lo scatto che cercavo!
Ne è un esempio una mia immagine del Ponte Vecchio , scattata addirittura con un iPhone e poi lavorata per creare un’opera Fineart (se ti interessa la puoi trovare sul mio profilo IG @leonardo.bandinelli).
Grazie a questa immagine sono stato chiamato ad esporre alla Biennale dell’arte a Firenze , che si terrà ad Ottobre.
Poi spesso mi capita di trovare vecchi scatti , vederli con un altro occhio e tirarci fuori dei gran lavori.
Credo che il momento perfetto a volte capiti per culo.
Altro argomento interessante :
Scattare a raffica , tanto qualcosa di buono tirerò fuori?
Oppure
Studiare lo scatto prima , per non farne centinaia a caso?
Questa è la mia testimonianza con un ultimo (credo) interessante quesito.
A presto
Leonardo