👉 Puoi seguire il PodCast “Orizzonti” su Spotify o Apple Podcasts.
Mi capita spesso di sentire fotografi, sia alle prime armi che con una discreta esperienza, definirsi "mediocri". Lo fanno con un certo senso di umiltà, quasi fosse una virtù.
Ma ti dirò una cosa: definirsi mediocri non è affatto un pregio. Non significa essere "mediamente bravi", come qualcuno tende a credere, ma piuttosto va visto come un sinonimo di "scarso come la media".
Essere "mediocri" è una condizione che molti accettano per non apparire saccenti, come se ammettere i propri limiti fosse una sorta di scudo protettivo contro il giudizio altrui.
Eppure, questa è una trappola insidiosa. Definirsi mediocri è una forma di auto-sabotaggio: ti convinci che non valga la pena impegnarsi per migliorare, e ti rifugi dietro un'apparente modestia che in realtà limita la crescita personale e artistica.
Se questa è la prima volta che leggi questa mia newsletter allora forse ti sei perso gli episodi precedenti, trovi l’archivio completo cliccando qui.
Un esempio reale: il potenziale inespresso
Durante una delle mie escursioni fotografiche, mi sono trovato in compagnia di un gruppo di appassionati. Era una giornata perfetta, con una luce morbida e avvolgente che esaltava ogni dettaglio del paesaggio. Tra di noi c'era un ragazzo che, pur avendo con sé un'attrezzatura di tutto rispetto, continuava a ripetere: "Sono solo un fotografo mediocre, scatto per divertimento".
Curioso di capire meglio il suo approccio, ho iniziato ad osservarlo. Indossava un berretto scuro che gli copriva parzialmente il volto e si muoveva con un'aria distratta, come se stesse scattando senza un vero piano. Notavo che si fermava spesso, si guardava attorno in cerca di soggetti, ma poi inquadrava la prima cosa che aveva li vicino senza particolare attenzione ai dettagli o alla composizione.
Non si avvicinava mai abbastanza ai soggetti, non curava la composizione e sembrava scattare un po' a caso, confidando che almeno uno degli scatti sarebbe stato "accettabile".
Alla fine della giornata, quando abbiamo confrontato le nostre foto, le sue immagini erano effettivamente nella media: non brutte, tecnicamente impeccabili, ma non erano capaci di raccontare qualcosa. Eppure, quel ragazzo aveva del potenziale, lo si notava dalla capacità “tecnica” sopratutto. Gli mancava solo il coraggio di osare di più e di alzare la propria asticella qualitativa.
Come superare la mediocrità
Ho provato a parlargli, a dargli qualche consiglio su come migliorare. Gli ho suggerito di pensare di più alla luce, di cercare angolazioni meno scontate, di dedicare qualche secondo in più a studiare la scena prima di premere il pulsante di scatto.
Il giorno dopo abbiamo fatto un'altra uscita e, con mio grande piacere, ho visto quel ragazzo più concentrato e determinato. Certo, non tutte le sue foto erano perfette, ma avevano già un carattere diverso: alcune mostravano un uso più creativo della prospettiva, altre valorizzavano i giochi di luce con maggiore attenzione. Il suo miglioramento era evidente.
Sfida te stesso a fare meglio
Dichiararsi "mediocre" è spesso una scusa per restare nella comfort zone. Una scusa che impedisce di spingersi oltre, di sperimentare nuove tecniche, di sbagliare e imparare. La fotografia è fatta di tentativi, di fallimenti e di piccoli successi che, nel tempo, portano a una crescita costante. Ma per migliorare bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco.
Accettare di essere "mediamente scarso" è il primo passo per restare sempre a quel livello. Se ti accontenti di questo, rischi di non scoprire mai il tuo vero potenziale. Invece, riconoscere i propri limiti e decidere di superarli è ciò che fa davvero la differenza.
Non si tratta di essere arroganti o presuntuosi, ma di avere il coraggio di dire: "Posso fare di meglio" ed ancora di più “So fare di meglio”.
La prossima volta che ti ritroverai a scattare, prova a chiederti: sto davvero facendo del mio meglio o mi sto accontentando di stare nella media?
Per esempio, prima di scattare fermati qualche secondo in più per valutare la scena. Chiediti quali elementi puoi sfruttare per aggiungere profondità o creare una composizione più interessante. Sperimenta con la luce: spostati, cambia angolazione o aspetta che le ombre si allunghino per ottenere un effetto più drammatico. Questi piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza.
Se senti di poter alzare l'asticella, non esitare. Esplora nuove prospettive, prova inquadrature audaci, osa con la luce. Cerca quei dettagli che rendono una scena speciale e non avere paura di sperimentare. Ogni errore è una lezione preziosa, ogni scatto fallito è un'opportunità per comprendere meglio ciò che funziona e ciò che non funziona.
Sii curioso e creativo
La mediocrità è solo uno stato mentale, e decidere di superarlo è ciò che distingue un vero fotografo da uno che si accontenta.
Non accettare mai di essere "mediocre". La fotografia è un'arte troppo straordinaria per restare nella media. È uno strumento potente che permette di raccontare storie, emozioni e momenti unici, e merita di essere trattato con il rispetto e l'impegno che le arti visive richiedono.
Per superare la mediocrità, devi adottare un approccio proattivo: impara dai grandi fotografi, studia le loro tecniche e cerca di applicarle nei tuoi scatti. Analizza le tue foto con occhio critico, individua i punti deboli e lavora per migliorarli. Iscriviti a workshop, partecipa a concorsi fotografici, mettiti in gioco senza paura di fallire. Ogni esperienza, anche quelle negative, contribuirà alla tua crescita.
Sii curioso tu stesso. Ricordo una volta, durante un viaggio in montagna, quando decisi di esplorare una vecchia baita abbandonata che nessun altro fotografo del gruppo aveva considerato interessante. Mi avvicinai, spostando rami e cespugli, e scoprii che all'interno la luce filtrava attraverso una finestra rotta, creando un'atmosfera incredibile. Grazie a quella semplice curiosità, riuscii a catturare uno degli scatti migliori di tutta l'escursione.
Ogni piccolo stimolo può nascondere un'opportunità straordinaria. Prova generi fotografici che non conosci, esplora tecniche insolite, sfida te stesso a creare immagini che vadano oltre ciò che consideri "accettabile". E soprattutto, non smettere mai di guardare il mondo con occhi nuovi. La fotografia è una continua scoperta, e solo chi ha il coraggio di abbandonare la mediocrità può davvero distinguersi crearsi l’opportunità di lasciare il segno.
3 GADGET CONSIGLIATI
Questi sono accessori che utilizzo personalmente nella mia attività fotografica (e non solo). Si tratta di strumenti che potrebbero esserti utili e che, spesso, mi chiedete nei commenti dei video quando li vedete in azione.
Mai più senza energia per i device (clicca qui) È incredibile quante volte mi trovo con poca carica in qualche device e vorrei dargli quella riserva di sicurezza…
L’accessorio che TUTTI dovrebbero avere (clicca qui) Non posso credere che tu non ce l’hai. Non è solo importante, ma anche estremamente comodo per tenere tutto in ordine!!!
Torcia portatile alta efficenza da escursionismo (clicca qui) Di queste ne ho acquistate ben 3 negli ultimi anni.. per me e per regalarle ad amici e parenti. Estremamente efficienti, pratiche e comode.
Acquistando tramite questi link consigliati, contribuisci a sostenere il mio progetto: ricevo infatti una piccola percentuale (circa l'1%) sul valore dell'acquisto, senza alcun costo aggiuntivo per te.
Non accettare di essere mediocri mi pare un bel suggerimento. Anche se con tutta la supponenza e la prosopopea che si percepisce in giro, la scelta di tenere un profilo basso mi pareva giusta. Però è vero che può tramutarsi in un alibi...
"Mediocri di tutto il mondo unitevi!", mi pare lo dicesse Salieri alla fine del film su Mozart, "Amedeus". Anche li, un alibi per nascondere qualcos'altro, si trattava di musica e potere ma, secondo me, spesso indica lo stesso spirito. Magari sto esagerando.....