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Una mattina mi trovavo di fronte a un cielo grigio, privo di quelle nuvole drammatiche che solitamente cerco e che danno carattere a una fotografia, come insegnano tutti i buoni corsi o manuali.
Avevo pianificato di uscire a fotografare, ma tutto sembrava spingermi a rinunciare. In quel momento avrei potuto riporre la fotocamera e tornare a casa. Anzi, la tentazione era forte. Sono abbastanza sicuro che molti di voi che state leggendo questa newsletter – forse proprio tu – avrebbero fatto lo stesso.
Eppure, ho scelto di scattare comunque. Ho imparato che l’atteggiamento con cui affrontiamo una scena può fare la differenza. Non è il meteo o il soggetto a definire una fotografia, ma lo sguardo con cui lo interpretiamo.
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La negatività è contagiosa
Ci sono state volte in cui mi sono ritrovato a vedere solo il lato negativo di ciò che mi circondava. Magari il meteo non era quello che avevo previsto, la luce non era ideale, o semplicemente non riuscivo a trovare il soggetto che avevo immaginato. In quei momenti, senza rendermene conto, iniziavo a scivolare in un circolo vizioso.
Ogni elemento che non andava come speravo diventava una scusa per giustificare il mio malumore.
E sapete cosa succede quando ci lasciamo trascinare da questo atteggiamento? La negatività si amplifica. Non riusciamo più a vedere le opportunità che ci sono attorno a noi. La creatività si blocca, la curiosità svanisce, e la nostra energia viene risucchiata in un vortice di frustrazione.
Il problema è che questo circolo vizioso non si ferma lì. Più ci focalizziamo sui lati negativi, più ci convinciamo che l’intera uscita sia stata un fallimento. E alla fine, torniamo a casa insoddisfatti, pensando di aver perso tempo, quando in realtà siamo stati noi stessi a sabotare quell’esperienza.
La lente attraverso cui guardiamo il mondo
Quello che ho imparato è che il nostro atteggiamento è una lente attraverso cui guardiamo il mondo. Se la nostra lente è negativa, vedremo solo limiti. Ma se riusciamo a cambiare prospettiva, se decidiamo di abbracciare le sfide e cercare le opportunità anche nelle situazioni apparentemente avverse, tutto cambia.
Ciò non significa ignorare le difficoltà, ma accettarle come parte del percorso. Quel cielo grigio che sembra rovinare la nostra sessione può trasformarsi in uno sfondo perfetto per un’atmosfera drammatica. Quella strada deserta può diventare l’ambientazione per una scena minimalista.
La fotografia è, in fondo, un riflesso di come vediamo il mondo. Se impariamo a vedere il bello anche nei dettagli imperfetti, non solo miglioreremo le nostre immagini, ma vivremo ogni uscita come un’esperienza arricchente.
La fiducia
Alcuni scatti, che sul momento sembrano banali, possono rivelare un grande potenziale in fase di sviulppo del file. Durante quella giornata, ho lasciato che il processo creativo prendesse il sopravvento, sperimentando senza giudizio. Ogni scatto è un passo verso il miglioramento e un’opportunità per imparare.
Alcuni suggerimenti per mantenere un mindset positivo:
Non giudicare subito i tuoi scatti. Riguardali con calma e lascia che lo sviluppo mostri il loro vero valore.
Abbraccia la sperimentazione. Non tutte le foto saranno perfette, e va bene così. Sono parte del percorso per migliorare.
Goditi il momento. Ogni uscita è un’occasione per connetterti con la natura e migliorarti a prescindere dal risultato che ottieni fotograficamente.
Un suggerimento…
Un elemento chiave della fotografia di paesaggio è il modo in cui usiamo i colori e componiamo l’immagine. Durante un tramonto, puoi osservare come il blu delle zone in ombra si contrappone ai toni arancioni del cielo. Questo contrasto ti permette di dare una marcia in più alle tue fotografie.
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La teoria del colore è uno strumento potente. Usare coppie di colori opposti, come blu e arancione o verde e magenta, aggiunge dinamismo alle immagini. Tuttavia, è importante mantenere la semplicità per evitare che lo scatto risulti confuso.
Ecco alcune tecniche che utilizzo:
Contrasto cromatico: Sfrutto colori opposti per immagini vivaci.
Semplicità: Riduco gli elementi nell’inquadratura per focalizzare l’attenzione sul soggetto principale.
Pulizia visiva: Elimino dettagli superflui per un risultato leggibile e chiaro.
Tutti metodi per rendere una foto a primo impatto “banale”, interessante.
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La Dedizione che Ripaga
Un dato che mi ha colpito è che, su oltre 12.000 scatti in un anno, solo poche centinaia sono stati selezionati per l’editing e ancora meno per le gallerie. Questo mi ha insegnato che la fotografia è anche un processo di selezione e miglioramento continuo.
Conclusione
La fotografia di paesaggio è molto più che scattare belle immagini. È un viaggio fatto di passione, dedizione e sperimentazione. Ogni scatto racconta una storia e rappresenta una connessione profonda con la natura.
Quindi, la prossima volta che qualcosa non va come previsto, fai un respiro profondo, guardati attorno e chiediti: qual è la storia che posso raccontare con quello che ho davanti?
La risposta potrebbe sorprenderti.
3 GADGET CONSIGLIATI
Questi sono accessori che utilizzo personalmente nella mia attività fotografica (e non solo). Si tratta di strumenti che potrebbero esserti utili e che, spesso, mi chiedete nei commenti dei video quando li vedete in azione.
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Ottime riflessioni. Cercherò di dare il meglio anche se vivo in un posto dove è sempre tutto grigio, non ci sono colori ed è buio per l'80% dell'anno. Grande sfida 😁