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dic 15, 2023Messo Mi piace da Alessio

Interessantissimo tema quello della post produzione ieri ed oggi: quando scrivevi che c'è chi ritiene nel passato non esistesse, anch'io ho subito pensato al grande Ansel Adams, tecnico di c.o. eccezionale quanto e forse più che fotografo, e tanti altri meno noti. Uno dei problemi, propri della nostra epoca forse, e' che la quantita' e possibilita' degli strumenti oggi a nostra disposizione, perfino il costo, ( affrontabile da molti in occidente oggi ), non trova un terreno fertilizzato dalla cultura e dedizione, piu' comune forse, in quei molti meno in passato con le possibilita' o determinazione che si dedicavano ad attivita' creative, "artistiche"...penso anche ai pittori...queste difficolta' e possibilita' insieme le ritroviamo in molti ambiti trasformati dall'impatto della tecnologia: la musica per esempio...grandi opportunita' e grandi "scivoloni" all'orizzonte. GRAZIE dello spazio per condivisione. ciao

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dic 15, 2023Messo Mi piace da Alessio

Grazie Alessio, sempre molto interessante come ogni tua newsletters, unica cosa il primo link che dovrebbe rimandare ad un video di Ansel Adams (se ho capito bene), porta invece ad un video di Andrea Livieri con Capture One

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dic 15, 2023Messo Mi piace da Alessio

Ciao condivido ciò che scrivi, tra l’altro sono uno che il passaggio da analogico al digitale lo ha vissuto (ok sono diversamente giovane) in effetti se stiamo a guardare bene il digitale ha “solo” (permettimi la semplificazione) accorciato i tempi di reali che prima qualsiasi attività analogica necessitava.

Prendendo ad esempio lo stesso fotografo che hai citato tu Ansel Adams, lo stesso ha impiegato ben 30 anni per una delle sue foto più famose “Moonrise Hernandez" (se si cerca su internet la storia dei 30 anni di questa foto si vede anche il prima ed il dopo) utilizzando appunto il sistema zonale che citavi. La postproduzione esiste e anche nell’era digitale l’ applichiamo a volte già in fase di scatto. Se fotografiamo una cascata con tempi brevi non è vero che otteniamo una cosa che non è come l’abbiamo realmente vista? È questo avviene non solo nella fotografia ma in ogni operazione digitale che facciamo. Grazie Alessio per il tuo articolo che da spunti sempre interessanti.

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