Sii come l'acqua
Devo ammettere di essere un po' scarico oggi, essendo lunedì e avendo in programma di scrivere questa newsletter. Non sono sicuro se gli argomenti che ho in mente siano pertinenti al video che ti ho proposto di guardare, o forse lo sono?
Facciamo così: parlerò degli argomenti che ho in mente, e poi mi dirai se il video ha senso in relazione all'argomento o no.
Vorrei iniziare parlando di un'uscita fotografica che ho fatto qualche tempo fa in un bellissimo contesto nevoso, alle pendici del Monte Pelmo. Il Monte è stato protagonista di molte altre uscite fotografiche che ho fatto e di cui parlerò nelle prossime settimane.
Devo dire che il tempo sembra passare sempre troppo in fretta. Oggi, ad esempio, è il 3 aprile e ci sono 20 gradi fuori e mi fa un pò strano vedere il mio video sulla neve!
COM'È STATA ORGANIZZATA?
Questa è bella. Ne ho già parlato nelle newsletter precedenti di come sia importante organizzare le uscite per essere più produttivi e di quanto sia necessario documentarsi per arrivare preparati. Ma tante volte un pizzico di fiducia sul fato ci vuole.
In realtà sto un po' barando perché con me c'era Flavio che conosceva già quel posto, ma ad essere sinceri poi abbiamo preso una strada che non sapevamo bene dove ci portasse. O meglio... lo sapevamo indicativamente, ma solo dopo aver incontrato degli altri escursionisti a metà percorso ne abbiamo avuto la conferma.
Fatto sta che, se guardi il video, potrai concordare con me che ne ho tirato fuori delle foto ed immagini molto belle a mio parere! O comunque piacevoli e che hanno un senso. Ma non sempre le cose vanno in questo modo.
Se questa è la prima volta che leggi questa mia newsletter allora forse ti sei perso gli episodi precedenti, trovi l’archivio completo cliccando qui.
TROPPE ASPETTATIVE
Ho appena concluso un'escursione fotografica, avvenuta un paio di giorni fa, in un luogo molto interessante. Ho percorso 8 km (in andata… da rifare al ritorno) in un contesto completamente desolato in questo periodo dell'anno, immerso nella natura.
Avevo pianificato questa escursione da giorni e avevo molte aspettative dal punto di vista fotografico.
Ho visto dei video di altri YouTuber che avevano fatto quel percorso e lo avevano documentato con immagini e video. Pertanto, sapevo cosa mi aspettava. Avevo scaricato la traccia del percorso e avevo fissato il giorno dell'uscita in una giornata dove il meteo mi sarebbe stato amico (più o meno...).
Tuttavia, non so nemmeno se riuscirò a tirare fuori un video da questa escursione. Devo in qualche modo finalizzarla, ma almeno per ora, ai miei occhi, è stato un totale fallimento.
Nella mia testa mi ero fatto un'idea precisa. Avevo in mente il luogo, il tragitto e cosa avrei trovato, e questo è stato il mio più grande errore.
MI ERO FATTO UN FILM
“Mi ero fatto un film”
è un modo di dire che indica una situazione in cui ti immagini tutto. Penso che sia capitato anche a te di trovarti in una situazione simile, in cui hai l'illusione di avere il controllo su tutto quello che succederà.
Questo è comodo dal punto di vista psicologico, ma nella realtà è una trappola perché non appena le cose cominciano a dimostrarsi diverse da come le immaginavi, e credimi che la natura, come ho già detto in altre occasioni, è tutt'altro che "ovvia", cominci a non sentirti più a tuo agio.
La cosa peggiore è che in queste situazioni, tendenzialmente ti demoralizzi, anche se non lo vuoi ammettere a te stesso. Ma tutta l'esperienza poi ne viene influenzata.
Avevo elaborato la ricetta perfetta per non riuscire a fare le cose e ci ero finito dentro come un pollo arrosto.
Morale della favola? Avevo esagerato. Avevo pianificato troppo, mi ero fatto un'idea precisa su cosa fotografare, come fotografarlo e cosa avrei ottenuto. E quando questa pianificazione ha cominciato a scricchiolare, ho tentato a tutti i costi di tenerla in piedi insistendo nel fare le cose per cercare di ottenere quello che avevo "immaginato".
Ma ho capito che era tutto sbagliato. I miei trascorsi da artista marziale (si… sono stato un istruttore di arti marziali fino al conseguimento del 3° Dan) mi hanno fatto tornare in mente le parole di Bruce Lee su come non bisogna sforzarsi di cambiare le cose, ma quanto piuttosto di adattarsi alla situazione per trarne i migliori risultati: "Non essere un'unica forma; adattala, costruiscila su te stesso e lasciala crescere: sii come l'acqua".
SII COME L’ACQUA
Con una logica che farebbe invidia ad un tuffo verticale con salto mortale in avanti carpiato coefficiente 3, questo è l'aspetto che unisce le due situazioni di cui ti ho parlato oggi: quella dell'uscita fotografica sul M.te Pelmo e quella che ho fatto nei giorni scorsi e quella che non so se avrà una pubblicazione nelle prossime settimane nel mio canale YouTube.
Nel video che ti ho proposto oggi sulla neve, ero uscito con una pianificazione indicativa ma senza aspettative. Non mi ero immaginato nulla su quello che avrei potuto trovare, fare e fotografare.
Mi sono adattato alla situazione e a quello che mi sono trovato davanti e ho fatto quello che so fare meglio: reagire alle mie sensazioni con la mia macchina fotografica e penso di averci tirato fuori delle buone foto.
Nell’uscita dei giorni scorsi invece sto ancora lottando con Lightroom per individuare qualcosa di minimamente accettabile. Ma di questa storia ne sentirai parlare prossimamente.
Riflettiamoci e buon inizio settimana!